Secondo la Medicina Tradizionale Cinese il nostro corpo e tutta la materia sono pervasi da una energia sottile chiamata Chi o Qi, invisibile ai nostri occhi, ma determinante per l’esistenza.
L’operatore shiatsu interviene con la digitopressione proprio su questa energia lavorando sui punti dei canali energetici che attraversano il nostro corpo, disperdendo dove si trova un eccesso e ristabilendo fluidità nella carenza.
Allo stesso modo, il dott. Bach credeva che ogni creatura vivente
avesse una vibrazione e quella che noi definiamo “malattia” non fosse altro che un sintomo, un campanello di allarme che il nostro corpo utilizza per segnalarci un disagio legato alle nostre emozioni.
In una lettera scriveva: “Ogni vera conoscenza viene dal nostro interiore, nella comunicazione silenziosa con la nostra anima…Le varie dottrine e la civilizzazione ci hanno portato via questo silenzio interiore, ci hanno rubato questo sapere, ma dentro di noi sappiamo tutto…Ci hanno fatto credere che dovremmo essere ammaestrati e il nostro vero Sé spirituale è stato represso…”
Ed è proprio in questo silenzio che anche lo Shiatsu cerca di individuare il “rumore” della malattia e con il sentiero delle sue pressioni accompagna il disagio verso l’esterno, ristabilendo la quiete.
Il dott. Bach, che era anche un botanico intuì una similitudine tra la segnatura delle piante e i disagi emozionali dei suoi pazienti mettendo a punto 38 rimedi floreali che riportano la giusta vibrazione laddove c’è uno squilibrio.
Proprio per questo, la terapia con i Fiori di Bach può essere affiancata, se necessario, a un trattamento shiatsu, per accelerare il processo di armonizzazione.