Il mattino ha il tao in bocca
Per molti il primo mattino è uno dei momenti meno gloriosi della giornata: ci si sente stanchi, pesanti, la testa ancora non lavora, si ha poca voglia di parlare, di interagire. Insomma, ci si trascina fuori dal letto giusto perché non possiamo restarci fino all’ora di pranzo.
Ma perché tutta questa fatica? E cosa possiamo fare per migliorare la situazione?
Il ritorno dello yang
Il momento in cui scendiamo dal letto segna un punto importante e delicato della nostra giornata energetica: il passaggio dalla supremazia dello yin a quella dello yang.
Durante la notte il nostro yang si ritira; ci fermiamo, chiudiamo gli occhi, la temperatura corporea si abbassa leggermente, la nostra vita per alcune ore si svolgerà al nostro interno. Mentre lo yang si riposa, regna lo yin e il corpo si rinnova. Al nostro risveglio lo yang ritorna attivo, riemerge: apriamo gli occhi, ci alziamo e riprendiamo la nostra vita di tutti i giorni.
Eppure questo passaggio non sempre si svolge senza intoppi. Se lo yang non è abbastanza vigoroso, se ristagna o se l’accumulo di umidità lo ostacola, ci succede di sentirci ancora stanchi e con la testa pesante, di accusare gonfiori, edemi del volto, particolarmente intorno agli occhi, una patina linguale più spessa del solito... Dunque per svegliarci meglio dovremmo aiutare lo yang a risorgere, ma come?
Muoversi
La prima cosa utile è il movimento. Non serve essere dei grandi sportivi, anzi forse lo sport affaticherebbe troppo il nostro corpo ancora mezzo addormentato. Basta che ci stiriamo in tutte le direzioni, respiriamo a fondo e sbadigliamo a volontà, massaggiando e grattandoci dove sentiamo torpore o prurito. L’importante è che facciamo tutto ciò con serietà e concentrazione, riservando tutta l’attenzione al nostro corpo, così impareremo ad ascoltarlo e assecondare i suoi bisogni.
Se è vero che gli antichi taoisti osservavano gli animali per sviluppare i loro esercizi ginnici, anche noi possiamo ispirarci al nostro cane o al gatto dei vicini: conoscono esercizi di Qigong degni dei grandi maestri. E se casa vostra ha una finestra che dà su un po’ di verde, spalancatela e fate divertire i vostri vicini.
L’idroterapia sotto la doccia
Mentre ci facciamo la doccia o ci laviamo possiamo sfruttare il potere dell’acqua fredda per rafforzare lo yang: prima di asciugarci e comunque a corpo caldo, lasciamo scorrere acqua fredda lungo avambracci e polpacci. Iniziamo con la parte esterna (yang) di mani o piedi e saliamo fino al gomito o al ginocchio, quindi diamo lo stesso trattamento alla parte interna. Questo metodo di idroterapia, denominato di Kneipp secondo il suo inventore, gioverà soprattutto a chi soffre di pressione bassa o di cattiva circolazione del sangue.
La prima colazione
Ed eccoci giunti alla prima colazione, che dal punto di vista dell’alimentazione energetica è il pasto più importante di tutta la giornata, ma purtroppo per il nostro stile di vita è anche quello più trascurato.
Il momento della prima colazione coincide con il periodo di massimo energetico di stomaco (ore 7-9) e milza (ore 9-11), ed è per questo il miglior momento per tonificare il «centro». Ecco perché molti preferiscono una prima colazione dolce, sapore legato all’elemento terra, appunto milza e stomaco. Ma mentre il gusto dolce naturale e mite dei cereali tonifica il centro, quello aggressivo dello zucchero lo indebolisce.
Dunque bandite dalla vostra tavola dolci, biscotti, brioche, creme e marmellate. Lo zucchero vi farà sentire svegli per qualche ora, ma dopo vi sentirete di nuovo fiacchi e avrete bisogno di altri zuccheri oppure di un caffè.
Anche gli alimenti freddi o troppo umidificanti non sono adatti a quest’ora del giorno perché rischiano di indebolire ulteriormente lo yang ancora debole: dunque niente spremuta di arance, succhi di frutta, banane, macedonie, yogurt, latte e pane bianco fresco, a meno che non sia agosto o voi non abbiate un Qi di milza invidiabile.
Invece in una buona colazione non dovrebbe mai mancare il sapore piccante: mette in movimento l’organismo e aiuta a risolvere la stasi che si viene a creare durante le ore notturne. Usate una delle tante spezie oppure un’erba da cucina per insaporire le vostre ricette: zenzero, cannella, chiodi di garofano, cardamomo, menta...
La prima colazione migliore in assoluto – e questo è uno dei pochi consigli che vale quasi per tutti - consiste in un piatto a base di cereali cotti: porridge di fiocchi d’avena, congee (crema) di riso, polenta dolce, miglio, farro, mais... le possibilità sono tante. Una colazione di questo tipo nutre in modo ottimale il Qi di milza, rendendoci più forti, più resistenti e più stabili nella vita emotiva.
Se proprio non vi va l’idea di una colazione calda, scegliete del pane integrale, invecchiato di qualche giorno o tostato leggermente, e mangiatelo con poco miele, formaggi freschi di pecora o capra (soprattutto in estate), germogli o crescione, un uovo sodo...
Non avete appetito prima delle undici?
Se invece la mattina proprio non avete appetito o anzi all’idea di mangiare provate una leggera nausea, non è altro che un segnale d’allarme: forse non avete ancora digerito la cena della sera precedente, allora cenate prima, meno e con cibi più leggeri; può darsi anche che abbiate un «centro» veramente debole, quindi non perdete tempo e cercate di rimettervi in forza.
Comunque provate a bere una tazza di acqua più calda possibile prima di coricarvi oppure appena svegliati, è un ottimo metodo per mettere in moto la digestione senza appesantirla ulteriormente.
Dimagrire mangiando
Se avete limitato o addirittura saltato la colazione per perdere un po’ di peso, fareste meglio a invertire la rotta. Una colazione nutriente che rafforza il Qi di milza e aiuta il risveglio dello yang è il modo migliore per dimagrire. Uno yang forte a partire dalla prima mattina permette all’organismo di essere attivo, sveglio e caldo tutto il giorno, bruciando o trasformando tranquillamente tutte le calorie che assumerete. Se volete perdere peso, allora risparmiate piuttosto sulla cena.
Sera e notte sono periodi yin, durante i quali il corpo invece di trasformare e bruciare tende ad accumulare quello che gli viene fornito.
E infine: il caffè
Essendo di sapore amaro, il caffè si dirige al cuore e lo stimola (ecco perché lo beviamo), ma a lungo andare vi sviluppa calore e lede il suo yin. Lo yang che viene liberato dal caffè e che ci fa sentire svegli e attivi, non dura molto e ci lascia più stanchi di prima, perché invece di nutrire e rafforzare veramente il nostro yang, semplicemente costringe il corpo a liberarne, anche se per questo deve intaccare le sue riserve. Ecco perché il caffè, pur essendo di natura calda, a lungo andare può anche raffreddare il corpo e svuotare le sue riserve di calore. In altre parole ruba il calore in basso (dal DanTian, un punto interno di quattro dita circa, sotto l’ombelico) e lo porta verso l’alto, dove lo dissipa senza ricrearlo. Indebolisce poi lo yang di rene e lede lo yin di cuore, creando un doppio disequilibrio tra piedi freddi e irrequietezza.
Ecco perché il caffé andrebbe evitato in tantissimi casi e consumato in piccole dosi, come un medicinale, in tutti gli altri. Se ogni tanto ne abbiamo voglia o bisogno, sicuramente possiamo concedercelo senza cattiva coscienza, ma faremmo meglio a non farne un’abitudine: ha un effetto forte e il più delle volte indesiderato sul nostro equilibrio interno.
( da Terra Nuova )